26 gennaio 2019 - Esequie di Maria Mariotti in Cattedrale: ascolta l'omelia dell'arcivescovo Morosini
News del 26/01/2019 Torna all'elenco delle news
Il 24 gennaio è tornata alla casa del Padre, Maria Mariotti, consacrata dell'Ordo Virginum dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova che nell'impegno ecclesiale del Meic ha dedicato tutta la sua vita al servizio della chiesa di Dio. Le esequie, presiedute dall'arcivescovo, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, si sono svolte in Cattedrale alle ore 15.00 di sabat0 26 gennaio in Cattedrale.
ASCOLTA L'OMELIA DELL'ARCIVESCOVO MOROSINI
Messaggio di mons. Santo Marcianò su www.avveniredicalabria.it
Maria Mariotti ha lasciato un’impronta personalissima nel novecento reggino.
Nacque nacque il 18 maggio 1915, precedendo di qualche giorno l’entrata dell’Italia nella Grande Guerra. Compiuti gli studi a Reggio, si iscrisse all’Università Cattolica di Milano, dove si laureò giovanissima a pieni voti, con una tesi su Kant. Rientrata a Reggio ottenne la cattedra in Filosofia e formò diverse generazioni di alunni.
Animò la vita religiosa della diocesi di Reggio-Bova. Fu attiva nell’Azione Cattolica, nelle sezioni della FUCI e del MEIC. Memore del motto paolino “Caritas Christi urget nos”, donò il suolo su cui fu edificato il centro per la cura della disabilità, intitolato ai suoi genitori Tripepi-Mariotti.
Storica appassionata e competente, diede notevole impulso alla ricerca storica fondando la sezione calabrese della Deputazione di Storia Patria che diresse per vent’anni; fino alla scomparsa ha mantenuto il ruolo di direttore onorario della Rivista Storica Calabrese.
Sul Dizionario storico del movimento cattolico italiano redasse alcune brevi biografie di scrittori reggini, tra i quali D. L. Raschellà.
Pubblicò nel 1969 con l’Editrice Antenore di Padova l’opera Forme di collaborazione tra vescovi e laici in Calabria negli ultimi cento anni. Si evidenzia la raccolta di scritti intitolati Chiesa e società nel Mezzogiorno, pubblicati dall’Editore Rubbettino in onore appunto di Maria Mariotti.
Nel 1945 con Maria Cappelleri fondò il CIF Centro Italiano Femminile, avviando una lunga e proficua attività nel sociale. Nel 1946, alle prime elezioni amministrative dell’Italia liberata, fu eletta consigliere comunale e fu la prima donna reggina ad assumere questa carica.
Nella sua casa di via Reggio Campi era difficile farsi largo tra distese di libri, era orgogliosa della sua biblioteca e amava intrattenere i suoi ospiti sfogliando pagine di volumi diligentemente annotati e zeppi di appunti vergati con una bellissima calligrafia.
Una vita piena e gratificante contrassegnata da un forte senso delle istituzioni, da una smisurata passione per lo studio e la cultura e da un instancabile spirito di servizio e di dedizione per il prossimo.
È stata la prima donna ad essere eletta consigliera comunale nella sua città alle prime amministrative del 1946. Gaetano Cingari di lei scrisse: “Tra autorità fasciste e Azione Cattolica non era mancato qualche screzio per la questione del “distintivo” già nel periodo di Pujia (il federale D’Aloia soprattutto s’adombrava di vederne qualcuno dell’Azione Cattolica nell’occhiello della giacca di taluni impiegati), ma la presenza del nuovo arcivescovo Enrico Montalbetti aveva suscitato una più intensa attività cattolica, pur mantenuta “nell’ambito delle leggi”. Nulla di esplicitamente antifascista, beninteso, e tuttavia un lavoro organizzativo che nei metodi e nelle finalità cozzava col sistema egemone e nel quale si irrobustivano o si preparavano quadri dirigenti destinati più oltre ad una presenza critica nell’ambito stesso del posteriore rilancio del movimento cattolico democratico reggino: in particolare Domenico Lodovico Raschellà, già presidente diocesano della gioventù di Azione Cattolica, e Maria Mariotti, allora ai primi passi del suo lungo impegno”.
Il MEIC, l’AC e l’Ordo virginum, partecipando la scomparsa della prof. Maria Mariotti, ringraziano il Signore per la sua lunga e sapiente vita, spesa al servizio della Chiesa tutta.
Laica fedele al Concilio, educatrice feconda, attenta ed appassionata studiosa della società meridionale, ha attivamente collaborato nel costruire la comunione “fra” le chiese che sono in Calabria, con particolare sensibilità ha seguito i rapporti ecumenici tra le confessioni cristiane, il dialogo interreligioso ed interculturale.
Ringraziano altresì il Signore per l’attenzione, l’amicizia, l’affetto da lei donati a quanti ebbero modo di conoscerla a livello locale e nazionale testimoniando concretamente cosa significhi vivere la comunione.
Il pensiero di Falcomatà: "La nostra città perde oggi un pezzo importante della sua storia". La nostra città perde oggi un pezzo importante della sua storia, ma la figura di Maria Mariotti rappresenterà sempre una grande fonte di ispirazione per l’operato di cittadini e amministratori di buona volontà.
tratto da www.avveniredicalabria.it
tratto da www.avveniredicalabria.it