27 febbraio: memoria di San Gabriele dell'Addolorata (1838-1862), patrono della Gioventù Cattolica Italiana
News del 26/02/2019 Torna all'elenco delle news
Francesco Possenti nacque ad Assisi nel 1838. Perse la madre a quattro anni. Seguì il padre, governatore dello Stato pontificio, e i fratelli nei frequenti spostamenti. Si stabilirono, poi, a Spoleto, dove Francesco frequentò i Fratelli delle scuole cristiane e i Gesuiti. A 18 anni entrò nel noviziato dei Passionisti a Morrovalle (Macerata), prendendo il nome di Gabriele dell'Addolorata. Morì nel 1862, 24enne, a Isola del Gran Sasso, avendo ricevuto solo gli ordini minori. È lì venerato, nel santuario che porta il suo nome, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili. È santo dal 1920, copatrono dell'Azione cattolica e patrono dell'Abruzzo. (Avvenire)
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Sappiamo che da sempre i giovani nella loro crescita verso la maturità hanno bisogno di esempi e di modelli di identificazione. Spesso però questi modelli sono banali e superficiali, legati all’effimero, talvolta addirittura negativi, risultando invece che costruttivi distruttivi per la loro formazione. Oggi come ieri. Era così anche nel secolo scorso, ai tempi di Gabriele dell’Addolorata. Proprio per offrire un modello giovanile di santità coraggiosa e profonda sia la Congregazione dei Passionisti sia la Chiesa Cattolica accelerarono il processo di canonizzazione del giovane abruzzese. Non ultimo a spingere questo movimento fu la devozione dei fedeli nei confronti del loro conterraneo. L’intero iter fu abbastanza rapido. Gabriele fu dichiarato santo, e quindi proposto alla venerazione ed imitazione di tutti i fedeli ma specialmente dei giovani, il 13 maggio 1920 dal Papa Benedetto XV. Pochi anni dopo, nel 1926, Pio XI lo dichiarò Patrono della Gioventù Cattolica italiana.
Il ricordo di questo santo morto a soli 24 anni è molto vivo specialmente in Abruzzo, nel Santuario di Isola, che è meta di pellegrinaggio di centinaia di migliaia di giovani ogni anno. Questi ragazzi vedono in Gabriele un santo ancora oggi valido e moderno, un aiuto alla loro crescita umana e spirituale. Da ricordare e da imitare. (San Gabriele dell'Addolorata)
La benedizione delle penne per l’esame di maturità: poichè da S. Gabriele mancano 100 giorni all’inizio dell’esame di maturità, migliaia di studenti dell’Abruzzo e delle regioni vicine si recano al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, a Teramo per partecipare alla messa e pregare per il buon esito dell’esame.
Dopo la santa messa c’è un gesto che non è di scaramanzia ma è un gesto che simboleggia questa giornata: all’esterno del santuario si benedicono le penne che i giovani useranno per gli esami. Questo interessa molto ai giovani ma è una postilla di questa giornata non è il momento principale. Venire al San Gabriele come classe, incontrarsi, venire con un gruppo, incontrare sotto la cripta San Gabriele che sta nell’urna, confessarsi, partecipare alla Santa Messa, tutto fa diventare questa giornata un momento in cui i ragazzi si ritrovano per prepararsi in questi 100 giorni che mancano agli esami.
Messaggio ai giovani di papa Giovanni Paolo II in visita al santuario di S. Gabriele dell'Addolorata il 30 giugno 1985