26 marzo-15 maggio 2014: in mostra al Museo Diocesano il "San Luca dipinge la Madonna e Gesù Bambino" di Mattia Preti con carteggi inediti di Alfonso Frangipane

News del 25/03/2014 Torna all'elenco delle news

In occasione delle Celebrazioni per il  IV centenario della  nascita  di  Mattia Preti (1613 – 2013), il Museo diocesano promuove la Mostra del dipinto "San Luca dipinge la Madonna e Gesù Bambino", rarissima opera datata e firmata del Cavalier calabrese, gentilmente concessa dai Frati  Francescani Minori di Malta.

L’inaugurazione avrà luogo presso la Chiesa degli Ottimati mercoledì 26 marzo alle ore 17.00 per poi proseguire nei locali del Museo ove la pregevole tela del Preti resterà esposta fino al 15 maggio.

Interverranno, tra gli altri,  S.E. mons. Giuseppe Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, Vanessa Frazier, Ambasciatore di Malta in Italia, Giuseppe Raffa, Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Mario Caligiuri, Assessore alla Cultura della Regione Calabria, Eduardo Lamberti Castronuovo, Assessore alla Cultura della Provincia di Reggio Calabria, Paolo Martino, Incaricato regionale per i beni culturali ecclesiastici, Padre Arturo Saliba, Provinciale dei Frati Francescani Minori di Malta, Maria Teresa Sorrenti, funzionario della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Calabria, Sante Guido e Giuseppe Mantella, i due restauratori cui si deve il Progetto scientifico dell’evento.

Il "San Luca dipinge la Madonna e Gesù Bambino" è un capolavoro di Mattia Preti, realizzato nel 1671 per un altare della chiesa di San Francesco di Assisi a La Valletta. L’opera giunge a Reggio dopo esser stata esposta presso l’Accademia di San Luca a Roma, nel Palazzo Arcivescovile di Crotone e al MARCA di Catanzaro, ma nel Museo diocesano reggino all’esposizione del dipinto si affiancherà l’allestimento di un’inedita Sezione documentaria, a cura di Alessia De Pasquale: documenti e volumi esposti, appartenenti all’Archivio Privato Frangipane, illustreranno alcuni passaggi significativi dei pionieristici studi che l’insigne studioso calabrese condusse ai primi del Novecento su Mattia Preti. Due volumi settecenteschi, un’antica copia del De Dominici ed una raccolta di documenti sulla nobiltà di Taverna sono la fonte da cui Frangipane trasse i primi orientamenti per l’indagine sulla vita e le opere dell’artista, sulla famiglia e le origini nella cittadina natale.  
Alcune lettere esposte documenteranno il suo impegno per la tutela e il restauro delle opere di Preti in Calabria, gli scambi di informazioni con importanti critici italiani come Roberto Longhi, per la conoscenza delle opere meridionali dell’artista, e con Ugo Ojetti, per l’organizzazione di una mostra pretiana a Firenze.

In considerazione dell’attenzione che la Mostra presta alla figura di Alfonso Frangipane mons. Antonino Denisi, decano del Capitolo della Cattedrale, nell’occasione ha donato al Museo Diocesano la Collezione completa della rivista “Brutium”, nella ristampa anastatica in 6 volumi curata da Iiriti Editore nel 2010: si tratta di un’opera di elevato pregio e interesse che riunisce per la prima volta in maniera completa dal 1922 al 1969 i numeri della prestigiosa Rivista fondata da Alfonso Frangipane. 

Tra gli eventi in programma in occasione della Mostra un Convegno dal titolo Mattia Preti e Alfonso Frangipane, promosso dal Museo diocesano e dal Liceo Artistico “Preti-Frangipane” di Reggio Calabria, concluderà sabato 29 marzo alle ore 10.00 le Giornate Pretiane: tra i relatori, Giorgio Leone, Direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Corsini a Roma, e Giuseppe Mantella, restauratore del corpus maltese delle opere di Mattia Preti.

Alla Mostra ha riconosciuto il suo Patrocinio la Delegazione reggina del FAI, cui si deve la formazione di alcuni studenti del Liceo artistico “Preti-Frangipane” in qualità di guide per scuole e gruppi in visita al Museo nel periodo della Mostra. 

La Mostra al Museo Diocesano è resa possibile grazie al supporto della Delegazione di Reggio Calabria del Gran Priorato di Napoli e Sicilia del Sovrano Ordine Militare di Malta e al contributo del Delegato Gran Priorale di Reggio Calabria, in memoria del padre Barone Ing. Giovanni Nesci di Santagata.
Sponsor per l’allestimento illuminotecnico del dipinto è Artemide.

 

L'opera:

Si tratta di un capolavoro di Mattia Preti, realizzato nel 1671 per un altare della chiesa di San Francesco di Assisi a La Valletta. Il dipinto che, secondo la tradizione, riconosce nell’Evangelista il primo iconografo della Madonna, appare ricco di riferimenti simbolici: dal bue, emblema del Santo, alla figura del putto che gli porge la penna e l’inchiostro con allusione al suo Vangelo. Sul fondo sono San Carlo Borromeo in adorazione e la statua della ninfa Igea, figlia di Esculapio e personificazione della salute, a ricordare la professione di medico che Luca aveva esercitato prima di porsi alla sequela di Gesù. 

Recentemente restaurata da Giuseppe Mantella e Sante Guido, la tela appare più scura rispetto alla produzione delle grandi pale d’altare degli anni Sessanta e Settanta che Mattia Preti realizzò per molte chiese maltesi. Gli interventi conservativi, avvicendatisi nel tempo, avevano, purtroppo, rimosso molte delle velature finali e delle luci che impreziosivano la composizione, perdita cui non è stato possibile porre rimedio in occasione dell’ultimo restauro.

Esposto nel Museo diocesano di Reggio Calabria fino al 28 aprile il dipinto sarà oggetto di fruizione estetica e analisi storico-critica; iconografia e recente restauro dell’opera saranno illustrati a quanti visiteranno la Mostra affinchè sia possibile a tutti cogliere i significati più riposti di questo pregevole ritratto allegorico di San Luca. 

 

Nell’occasione il Museo diocesano garantirà un orario di apertura prolungato: dal lunedì al sabato h 9-13 e  martedì e venerdì h 16-19 (esclusi festivi).

Info:

Servizi educativi museali al n° 3387554386

www.museodiocesanoreggiocalabria.it

 

 

LE FOTO DELL'INAUGURAZIONE sono sulla pagina facebook "Basilica Cattedrale di Reggio Calabria"